Lancia Fulvia HF, tra memorie e conversione elettrica
La conversione da benzina a motore elettrico è un sacrilegio?
30/09/2021 | Claudio_VL | 0 commentiHo visto una Lancia Fulvia HF in TV, in un programma su un canale britannico, e mi sono venuti in mente due aneddoti.
Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche dell’università di Torino, un giorno qualsiasi negli anni ‘90. Sono al quarto o quinto piano, ho un’ora vuota tra due lezioni, sto guardando verso il basso da una delle ampie vetrate di Palazzo Nuovo. Un’auto sta manovrando nel parcheggio dell'universita', dove si pagavano sia il parcheggio che il parcheggiatore abusivo, quello dove ora c'e' un Burger King. Pochissimo spazio a disposizione, eppure la piccola auto sportiva continua a girare in spazi strettissimi senza toccare le auto parcheggiate. L'auto e' piccola ma non piccolissima, pero' ha le ruote molto “all’interno“, lontane dalle estremità della vettura, per cui ha un angolo di sterzata molto ridotto, il che aiuta molto nelle manovre in spazi ridotti. È una Lancia Fulvia HF, piccolo coupé della casa di Chivasso lanciato nel lontano 1965.
Una decina di anni prima, nel 1982. Sono fuori dall’ITIS Leonardo da Vinci a Chivasso insieme a due compagni di scuola - e amici - quattordicenni che, come me, vivono a Settimo Torinese, e siamo tutti e tre ben oltre il metro e ottante (l’informazione e' meno irrilevante di quanto possa sembrare). E' sabato, il giorno in cui spesso i genitori vengono a prenderti fuori dalla scuola, risparmiandoti un'ora di autobus. Arriva la mamma di uno di noi, ma anziché essere alla guida - come altri genitori - di una Panda o di una Fiesta, o di una Citroen Ami 8 (auto interessante di proprieta' del papa' di un mio amico), guida un basso coupe': una Lancia Fulvia HF, come avrete indovinato. Non crediamo di riuscire ad entrare, noi tre “spilungoni“ (a quei tempi: ora i quattordicenni sono tutti altissimi) in un abitacolo cosi' basso e stretto, eppure ce la facciamo: in due, nei sedili posteriori, siamo siamo costretti a stare girati verso il centro della vettura, l’uno contro l’altro, per il poco spazio a disposizione nella Fulvia. Ma è comunque una sorpresa, riuscire ad entrare in un'auto così piccola.
2021, Inghilterra. Sono davanti alla TV e vedo un programma automobilistico su un canale secondario, dedicato alla conversione di vetture a combustione interna in vetture elettriche. E c’è proprio una splendida lancia Fulvia HF blu che sta venendo trasformata e adattata al terzo millennio.
Col motore originale, questa Fulvia HF avrebbe consumato 12 km/l, e per percorrere 8.000 km (una distanza annua media per vetture d'epoca ancora in forma, qui in Inghilterra) il costo sarebbe stato di circa 1.100 euro (970£, con la benzina a £1,24 al litro). Con il motore elettrico installato sulla HF, il costo scende a 66 euro / anno. Una conversione del genere non si fa per spendere meno in carburante, probabilmente, i vantaggi sono altri: poter circolare anche nelle aree e nei giorni in cui il traffico dei veicoli a combustione interna e' vietato o limitato; non dover fare la coda per fare il pieno (in questi giorni in Inghilterra ci sono code dai benzinai, non alle colonnine di ricarica presente lungo le strade e nei supermercati), e anche per migliorare le prestazioni dell'auto, come saprete se avete visto una Tesla accelerare e scomparire oltre l'orizzonte come se fosse senza peso.
Una foto di questa Lancia Fulvia HF elettrica su Instagram:
Mi affascina l’idea di rendere eterna una vettura, o in generale un mezzo meccanico, aggiornando alle leggi attuali. E voi cosa ne pensate? Vi pare un sacrilegio, sostituire un motore a benzina di quarant'anni fa con uno elettrico? Lasciate un commento qui sotto, se volete.
Argomenti: energie alternative, Lancia
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