Cara mamma Peugeot, qual è l'auto giocattolo?
14/07/2008 | Redazione VL | 0 commentiRiceviamo e pubblichiamo.
Molti di voi ricorderanno sicuramente uno spot pubblicitario che passava sulle reti TV sia nazionali che private nel periodo fine 2004 inizio 2005, commissionato dalla casa automobilistica Francese Peugeot, relativo ad un nuovo modello di vettura apparso sul mercato. Un'auto innovativa, tecnologicamente avanzata dalle linee accattivanti. La Peugeot 407.
Lo riassumo brevemente per rinfrescare la vostra memoria, mi riferisco allo spot in cui per le vie di un'elegante città, circolavano tantissime vetture di diverse dimensioni, ma che in comune avevano un'unica caratteristica; assomigliavano tutte a dei giocattoli per bambini, più o meno come quelle automobiline costruite con i mattoncini della lego per intenderci, poi da un angolo in alto dello schermo appariva lei, la 407, bella, elegante, impeccabile.
Tutti si giravano seguendola con lo sguardo stupito e pieno d'ammirazione, la gente generosamente si scostava lasciandogli lo spazio sufficiente per passare, lei continuava spavalda per la sua strada, lentamente, sottolineando anche con l'andatura fluida il messaggio che il pubblicitario voleva trasmettere: "Eccomi, sono arrivata io finalmente! Io sono una vera auto, le altre sono tutte dei giocattoli. Io non temo nessun confronto. Io sono unica. Ineguagliabile."
Uno spot decisamente simpatico, oltre che d'effetto. Il messaggio che si voleva trasmettere era inequivocabile, spiritoso e importante nello stesso tempo.
Ora voglio raccontarvi un'altra storia. A me piace scrivere.
Nel mese di settembre del 2004 ho firmato un contratto per l'acquisto di una Peugeot 407 1.6 16V HDI, ( euro 24.550, compresi alcuni accessori optional ) unica versione disponibile in quel momento con motorizzazione 1.6 HDI, ( la versione navteq on board sarebbe apparsa sul mercato nei primi mesi del 2005, più ricca di accessori già compresi di serie e venduta ad un prezzo inferiore rispetto alla mia, ma nessuno poteva prevederlo, almeno cosi' mi fu detto).
Dopo quasi tre mesi di attesa finalmente arrivo' presso la concessionaria, ancora qualche giorno e finalmente sarebbe stata pronta per la consegna.
Entro in possesso della vettura il 21 dicembre del 2004. Il 26 dicembre, con appena 360 km di strada percorsa, decide di non accendersi più e il 27 dicembre, fu rimorchiata con un carro attrezzi in officina (motorino di avviamento in cortocircuito, riparata e consegnata nella giornata).
Durante un viaggio, decido di spegnere l'autoradio, ma l'operazione risulta impossibile (auto in officina, resto senza apparecchio un mese e finalmente viene sostituita con una nuova autoradio).
In pieno inverno, l'elettronica di controllo del climatizzatore, stabilisce arbitrariamente che avevo troppo caldo e smette di erogare aria adeguatamente climatizzata, io ovviamente non sono d'accordo, in quanto l'aria gelida che usciva dalle bocchette d'aerazione mi costringeva ad indossare il cappotto e il passamontagna anche in auto e la porto in officina ( sostituita la centralina di controllo climatizzazione).
Vengo contattato dalla concessionaria per portare la mia vettura in officina, perché risulta nella lista delle auto oggetto di una campagna di richiamo, ( la famosa X8P ) che prevedeva la rimozione del sensore che segnala se il liquido di raffreddamento del motore raggiunge un livello insufficiente.
La soluzione di rimuovere il sensore e non di risolvere il problema a monte, ( sarebbe bastato collegarlo alla centralina con un cavetto diverso ) viene presa in maniera arbitraria da Peugeot, senza avvertire i proprietari. Questo ovviamente fu motivo di lamentela da parte di tutti i possessori delle 407 interessate, me compreso.
Alla lettera di protesta che inviammo in massa alla Peugeot, ci venne risposto che sollevando il cofano motore, si poteva comunque verificare visivamente il livello del liquido di raffreddamento, in quanto la vaschetta di espansione che lo contiene e' trasparente e munita di tacche che ne delimita sia il livello minimo sia il livello massimo. In pratica, pur evidenziando tra le caratteristiche della vettura la presenza di tale dispositivo, affermano che alla fine non serve a niente e di verificare visivamente ogni 500 km il livello sollevando il cofano. Noi quel sensore l'avevamo comunque pagato pero'.
Sostituita la chiave ripiegabile (non si chiudeva più) e ricaricato il climatizzatore ( scarico x perdita liquido. Perdita trovata. )
Tutto fila liscio fino a gennaio 2006, poi una spia (anomalia impianto antinquinamento) fa notare la sua presenza (azzeramento dell'errore e auto sotto controllo).
Alcuni mesi dopo, nuova accensione della spia ( anomalia impianto antinquinamento ) ( sostituzione delle valvole della turbina).
La vettura apparentemente si rassegna e inizia a funzionare correttamente. Io intanto decido di sottoscrivere l'estensione di garanzia a 4 anni e 80.000 km al costo di euro 610
A dicembre 2006, nuova accensione della spia ( anomalia impianto antinquinamento ) (sostituita la turbina al limite della garanzia primaria.)
Sostituita nuovamente la chiave ripiegabile ( non si chiudeva più).
Intanto i dischi dei freni iniziano a vibrare a causa della loro deformazione, ( difetto molto noto in vetture del marchio) ma questa volta l'onere della riparazione e' a mio carico ( intervento non compreso dalla garanzia opzionale, quattro dischi più pastiglie euro 690 ).
Siamo ad ottobre del 2007. La frizione inizia a slittare, la sostituzione a 60.000 km e' inevitabile, ovviamente a mie spese, perché la garanzia opzionale non copre tale inconveniente (altro problema comune a molte 407 e 670 ).
Nuovo guasto alla centralina impianto climatizzazione e di nuovo la sostituzione, per fortuna a carico di Peugeot.
Compaiono fastidiosi rumori provenienti dalla zona anteriore ( sostituiti i giunti avantreno in garanzia, ma la necessaria convergenza per l'allineamento delle ruote e'a carico mio).
Ad aprile del 2008, la mia vettura ha percorso 70.000 km e mi ritrovo con entrambi i sedili anteriori che presentano un cedimento strutturale. La gommapiuma che imbottisce le sedute si e' lacerata sotto il rivestimento in tessuto in più punti, rendendo poco piacevole non solo il lato estetico, ma anche il comfort tanto decantato da Peugeot in questo modello di vettura ( difetto che riguarda diverse vetture della stessa marca e non solo il modello 407).
Alla mia richiesta di riconoscere il difetto di fabbrica e almeno di contribuire parzialmente alle spese di riparazione, Peugeot Italia, con una cortese lettera, risponde di essere amareggiata dell'inconveniente, ma se voglio riparare la vettura, devo sborsare di tasca mia 1450 euro o accontentarmi dello sforzo economico che la concessionaria mi ha proposto da subito, avvilita per il comportamento di Peugeot Italia (circa 150 - 200 euro) per sostituire i pezzi difettosi, in quanto la garanzia opzionale non prevede interventi sulla selleria, anche se nata difettosa. Questa e' stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Alla luce del mio racconto, credo che a tutti voi sorga una domanda spontanea.
Ma qual erano le vetture giocattolo della famosa campagna pubblicitaria? Erano le 407 o quelle che nella pubblicità apparivano stilizzate come tali?
Le auto perfette non esistono, lo so bene, ma a volte affrontare i problemi con un po' d'intelligenza, senza impuntarsi sulle sfumature dei contratti, basterebbe a riconciliare i rapporti tra le case costruttrici e i propri clienti. Non ho mai chiesto nulla a Peugeot per gli inconvenienti a mio carico, tranne che per la tappezzeria perché e' evidente il difetto di fabbrica, che in alcun modo può essere imputabile a me.
Peugeot sapeva che avrei scritto questa lettera, ma con arroganza mi ha risposto di fare come meglio credo e che nulla mi era dovuto.
Affermare che le proprie vetture siano le migliori del mercato, che rispondono a standard qualitativi d'alto livello e poi ignorare, anche davanti all'evidenza e riconoscere palesi difetti di fabbrica come quelli dei sedili della mia auto, imponendo al cliente di subire passivamente la loro prepotenza, non credo sia una pubblicità vantaggiosa.
Lascio a voi dare una risposta alla domanda posta qualche riga sopra e le opportune riflessioni sugli standard qualitativi delle vetture Peugeot.
Massimo Roncon
Argomenti: auto, Peugeot, reclami e rimborsi
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